Sri Lanka: monumenti e attrazioni principali

Lo Sri Lanka è un piccolo paradiso naturale dove non manca un clima confortevole, una ricca biodiversità di flora e fauna e una morfologia particolare. In questo modo, quindi, potrete godere della magnifica vista di foreste tropicali pluviali e giardini botanici, senza contare le montagne, le vallate, i laghi e le cascate in perfetto contrasto con spiagge bianche e barriere coralline spettacolari. Le rovine accanto alle città principali, sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco e testimoniano come già 2300 anni fa,  la popolazione utilizzasse la forza idraulica tramite serbatoi artificiali. Interessanti resti si trovano, in questo senso, ad Ananradhapura, Sigiriya, Polonnaruwa e Kandy.

Il passato di quest’isola non sempre è stato tranquillo ed, infatti, restano a ricordo centinaia di templi, monasteri, giardini, dipinti, sculture, incisioni e architetture antiche e coloniali che parlano delle epoche che furono. Da non perdere, quindi, il Sito Patrimonio Mondiale di Galle Fort. Alle feste religiose e culturali tradizionali, si affiancano i rituali moderni come il cricket, le partite di rugby, le corse di cavalli e i tornei di biliardo. Ecco cosa non dovrebbe mancare in un ipotetico itinerario del turista che rimanga nello Sri Lanka per più di una settimana:

  • Tempio del Dente, Kandy
  • Giardini Botanici Reali,Peradeniya
  • Orfanotrofio di elefanti, Pinnawela
  • Galle Fort
  • Sigiriya
  • Antiche rovine di Anuradhapura e Polonnaruwa
  • Piantagioni di tè e miniere di gemme

Se, invece, siete più interessati alle strutture religiose, ecco cosa potrebbe lasciarvi a bocca aperta:

  • Tempio di Embekke, vicino a Kandy
  • Tempio di Dambulla Rock
  • Munneswaram, nei pressi di Chilaw
  • Moschea Jumi-Ul-Affar Jummah, Pettah
  • Chiesa di Holy Trinity, Nuwara Eliya

Se si vogliono organizzare itinerari in piena libertà, senza essere costretti a fermarsi quando vuole la guida o lo richiedono altri turisti, allora il consiglio è quello di noleggiare un’auto o un minibus con conducente per un periodo di tempo che sia almeno di quindici giorni, anche per abituarsi al nuovo ambiente dopo un lungo viaggio.

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