Osservando i panorami di Sydney

Il tratto di mondo dove oggi si trova Sydney è abitato da sempre, anche se appare come una città piuttosto giovane rispetto alle antiche metropoli asiatiche ed europee. Per capirne spirito e storia, gli appassionati potranno fare un salto al Museum del posto, nel Central Business District, anche se non è da scartare pure un approccio più personale con tanto di passeggiate a piedi in giro per i monumenti. Esistono, a tal proposito, una serie di volantini che propongono visite guidate o itinerari storici che l’attraversano, pensate grazie al City of Sidney History Program. Ognuno dei tour si concentra su una zona o un aspetto specifico e in due ore circa si può riscoprire, ad esempio, la vita dei coloni o le vecchie aree industriali di Pyrmont e Ultimo. C’è soltanto l’imbarazzo della scelta, ma anche decidere di viverla attraverso i suoi meravigliosi panorami, non è certamente una idea da scartare.

Osservare la città in modo diverso si può, ecco dove andare:

  • Garden Island, sul tetto della vecchia Signal Station, a godere di una delle visuali più affascinanti della città, dell’Opera House e dello Harbour Bridge.
  • Johnas di Palm Beach, un ristorante dove si può mangiare divinamente o osservare lo spettacolo naturalistico che si aspre su Whale Neach e sull’Oceano.
  • Observatory Hill, dietro i Rocks, a breve distanza dall’Harbour Bridge, mostra splendidi panorami sulla baia. Di sera, ovviamente, lo spettacolo si triplica.
  • Rose Bay, è un punto panoramico che si trova tra Bayview Hill con New South Head Road. La vista è interessante sulle barche ormeggiate e, ancora una volta, sullo sfondo non manca lo Harbour Bridge.
  • Sydney Harbour Bridge, non è necessario scalare il ponte per guardare il magnifico panorama intorno ma, ovviamente, dall’alto tutto appare diverso e più spettacolare. Basta soltanto salire al Pylon Lookout o anche rimanere sul passaggio pedonale.
  • Sydney Tower, a 250 metri dal livello stradale, offre una prospettiva unico della città.

La storia

Si tratta della città più popolosa sia dell’Australia che di tutta l’Oceania ed è interessante soprattutto per la sua multiculturalità. Un tempo l’intera area fu abitata dagli aborigeni che vi restarono per decine di millenni. Nel 1788, poi, giunsero i primi coloni britannici con il Capitano Arthur Phillip. Ben presto fondarono la città come colonia penale. Nel 1800 i criminali non vi furono più trasportati e da allora ha lavorato molto per essere l’attuale centro culturale ed economico globale. Nel 2000 ha ospitato i Giochi della XXVII Olimpiade e nel 2008 è stata la sede della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù.

sydney

Per 45mila anni vi abitavano delle tribù che la chiamavano Warrane, questo appunto fino all’urbanizzazione. Oggi restano dei dipinti rupestri in alcune zone. Nel 1770 il capitan James Cook avvistò Botany Bay che oggi è un sobborgo meridionale di Sydney, prima che ne diventasse un sobborgo carcerario. Fu chiamata New Albion e poi non si sa come e perché, Sydney. I detenuti deportati erano quasi tutti di origine inglese e irlandese. Spesso non avevano commesso nessun grave reato, tuttavia anche se i loro crimini erano insignificanti venivano esiliati perché non graditi. Alla base di tutto, non di rado, c’erano motivi politici specifici e l’aristocrazia locale dell’epoca era spietata. Intorno all’insediamento in breve tempo si formò una comunità di immigranti sempre più grande e dal 1822 aveva le proprie banche e mercati.

 

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