Isla Margarita: Venezuela per velisti e viaggiatori

Che sia il paradiso dei velisti è noto da tempo, ma in ogni caso un luogo come Isla Margarita non può di certo passare inosservato o deludere le spettative di nessuno, tanto è perfetto il paesaggio con spiagge da sogno e natura rigogliosa.L’isola del Venezuela è bagnata dal Mar delle Antille e formata da due penisole montuose unite da un istmo. Fa parte, inoltre, con le isole Cohe e Cubagua, dello stato venezulano di Nueva Esparta. Turisticamente è una meta molto attiva dove non mancano le attrazioni e dove potersi rilassare sul litorale o in giro nell’entroterra  e da sempre è nota soprattutto per le vicende storiche che l’hanno interessata.

Gli italiani la adorano e per questo motivo è sempre ai primi posti nelle prenotazioni tra i tesori paesaggistici dell’America Latina, scoperta del resto proprio da un noto ex abitante del Belpaese. L’isla Margarita venne conosciuta dal globo intero grazie a Cristoforo Colombo che vi giunse nel 1498 e, all’inizio del Cinquecento, divenne una importante colonia dell’impero spagnolo famoso in particolare per la produzione di perle. I pirati la presero di mira più volte facendo e razzia e conducendo da queste parti i loro traffici  e solo nel 1814 conquistò l’indipendenza come primo territorio venezuelano.

Tuttavia, chi prenota un viaggio da queste parti non resterà per forza ad osservare le onde e la sabbia chiara, ma potrà passeggiare a lungo fra monumenti e attrazioni locali. Qualche esempio? Non dimenticate di dare una occhiata alla chiesa di San Nicola di Bari e alla casa de Alabanzas, se invece il vostro interesse è meno religioso e più storico, potete scegliere un giro al museo Narvàez. Le antiche radici di questo popolo, poi, si possono ritrovare pure nei centri principali dell’isola come La Asunciòn, una cittadina di matrice architettonica coloniale con una interessante fortezza, il duomo e la piazza dedicata a Simon Bolivar.

Quali sono le città più grandi?

Porlamar: si tratta delle più grande dell’isola ed è molto famosa per i suoi centri commerciali. I turisti che vi giungono, hanno una scelta ampia tra negozi e ristoranti e la quantità di abitanti varia molto a seconda della stagione. Le spiagge in loco sono due e girare è molto piacevole.In più, c’è un porto per navi da crociera in apertura.

Pampatar: per grandezza è la seconda città, con i suoi 50mila abitanti. Bellissima la spiaggia cittadina e vi si trova pure il Castello San Carlos Borromeo. Fu costruito tra il 1664 e il 1684. Un tempo era un villaggio di pescatori, ma poi il turismo è subentrato e da poco è diventato uno dei principali centri notturni dell’isola.

La Asuncion: sede del governo regionale, è carica di ristoranti e due parchi naturali con flora rara e particolare.

Tra le curiosità di questo tratto di Venezuela, c’è la prigione di San Antonio che è un penitenziario autogestito dai carcerati.  I reclusi si ritrovano in zone all’aperto dove non manca una piscina, si organizzano concerti e persino combattimenti di galli, a volte. Si dice che vengano consumate pure sostante illecite.

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